LE FORME PENSIERO
Annie Besant, 1904
“Il mondo dei colori non si può dominare con l’intelletto;
dobbiamo comprendere questa realtà col sentimento.”
Rudolf Steiner
È precisamente questa la difficoltà, in forma più grave, che ci ostacola nel fare il disegno di una forma-pensiero, sia pure la più semplice. La grande maggioranza di coloro che guardano l’immagine hanno la coscienza limitata a tre dimensioni, e per di più non hanno la minima idea di quel mondo interiore, con tutto il suo splendore di luce e colore, al quale apparterngono le forme pensiero.
L’Uomo, il Pensatore, è rivestito di un corpo composto di innumerevoli combinazioni di materia sottile del piano mentale; questo corpo è più o meno raffinato nelle sue parti componenti, più o meno organizzato per l’adempimento delle sue funzioni, conforme al grado di sviluppo intelletuale raggiunto dall’individuo stesso. Il corpo mentale è un organo di meravigliosa bellezza; la delicatezza e la rapidità di movimento delle particelle di cui è composto gli danno l’apparenza di una luce iridescente piena di vita; man mano che l’intelletto si evolve, proponendosi scopi ed interessi sempre più puri e sublimi, questa bellezza diventa una radiosità veramente trascendentale.
Ogni pensiero mette in movimento una serie di vibrazioni correlative nella materia del corpo mentale, accompagnata da un gioco di colori meraviglioso, come lo zampillo di una fontana illuminata dal sole